Si è concluso con l’ultima uscita alla Grotta di Pilano il percorso di studi: La frequentazione umana nelle grotte presentato dal Gsm e concordato con l’istituto comprensivo A.R. Chiarelli.
Come è consuetudine anche quest’anno il nostro gruppo si è impegnato nella divulgazione delle tematiche relative al mondo ipogeo avendo sempre come obiettivo la salvaguardia e la tutela dell’ambiente, approfondendo anche con i più piccini il meraviglioso mondo sotterraneo. La didattica è stata curata e concordata con le docenti dell’istituto scolastico che hanno dedicato parte del loro programma per le terze elementari alla frequentazione umana delle grotte. La geografia e la storia ci hanno abituato quasi sempre a un racconto parziale del territorio, una visione superficiale per definizione, il racconto della faccia della terra, fatta esclusivamente di due sole dimensioni racchiuse nella rappresentazione cartografica, nella mappa. Ma l’uomo ha sempre saputo che la terra racchiude in sé un’altra dimensione: quella della verticalità. E la frequentazione umana delle grotte testimonia i prodromi di questo meccanismo terribilmente complicato e che la nostra mente ancora oggi stenta a riconoscere, proprio perché la conoscenza del mondo e delle cose del mondo si basa sulla bi-dimensionalità delle mappe. Il nostro Alessio Lacirignola, speleologo esperto, ha cercato di raccontare agli alunni di terza il compito della speleologia vale a dire, quello di aggiungere una dimensione alla terra che è quella ipogea, quella sotterranea. Di modo che non si debba più parlare solo ed elusivamente della faccia della terra, ma si possa finalmente cominciare a parlare di terra tout court.
Dopo una lezione frontale tenuta con tutte le classi aderenti al progetto dove si è discusso non solo di frequentazione umana dal Paleolitico al Neolitico, dall’Homo Erectus all’Homo Sapiens Sapiens, si è parlato anche di bio-peleologia e si è realizzato un vero e proprio laboratorio di arte primitiva, dove i bambini muniti di colori a cera hanno cercato di riprodurre alcuni graffiti rupestri. Infine si è di disegnata una mappa con tutte le grotte presenti sul territorio di Martina Franca fino ad arrivare alla Grotta di Pilano situata nel Parco naturale regionale Terre delle Gravine (Crispiano) meta di due escursioni finali. Un totale di circa 80 bambini suddivisi in due tornate, due esplorazioni, quella del 16 Aprile e quella del 4 Giugno, che hanno visto come protagonisti gli alunni e le maestre della Chiarelli. Armati di casco, luce e di tanta curiosità sono stati accompagnati dai volontari del GSM alla scoperta del mondo ipogeo tra mille domande e tanto divertimento rigorosamente a contatto con la natura.
Il GSM ringrazia tutti gli alunni di terza della Chiarelli, le meravigliose maestre (Stella, Gina e Flora) che ci hanno accompagnato in questa avventura e coglie l’occasione di ringraziare anche la Masseria Pilano per la disponibilità e l’attenzione che da sempre dimostra nell’accogliere chi vuole prendersi cura dell’ambiente circostante.